Venerdì 10 maggio alle 7 del mattino il piazzale della zona
mercatale di Surbo è stato gremito da noi ragazzi delle classi seconde, super
equipaggiati e carichi di entusiasmo in attesa dei pullman per partecipare al
viaggio d’istruzione a Castellana e ad Alberobello.
Giunti a destinazione, dopo una breve visita al planetario
di Castellana, abbiamo raggiunto le grotte, un complesso di cavità sotterranee
di origine carsica.
Le grotte di Castellana, in provincia di Bari, si aprono a
330 metri sopra il livello del mare e si estendono per circa 3 chilometri. L’ingresso
naturale è un’immensa voragine profonda 60 metri chiamata “la Grave”.
La storia della Grave inizia nel cretaceo superiore circa
cento milioni di anni fa, quando la Puglia era sommersa da un antico mare, nel
quale vivevano vaste colonie di molluschi e vegetali marini. Le rocce calcare
sono composte prevalentemente da carbonato di calcio.
Le grotte di Castellana furono scoperte nel gennaio del
1938 dallo speleologo Franco Anelli.
Percorrere questo mondo sotterraneo, permette di vivere
un’esperienza affascinante in cui ammirare suggestive caverne e voragini dai
nomi mitologici e fantastici, canyon, profondi abissi, fossili, stalattiti e
stalagmiti dalle forme incredibili e dai colori sorprendenti.
Particolare stupore e meraviglia ha suscitato in tutti noi
la Grotta Bianca.
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