Migliaia di automobili
invadono le strade delle nostre città. Anche noi e i nostri genitori
utilizziamo l’automobile per compiere piccoli spostamenti e la pigrizia ci
porta a danneggiare la nostra salute e il nostro pianeta. Come possiamo contribuire
a migliorare la salute della Terra e la nostra? Un’idea può essere l’uso della
bicicletta che non inquina e ci fa stare in forma.
Grazie al progetto “Biciclettando”, svoltosi a scuola e
propostoci dall’associazione FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta)
di Lecce abbiamo scoperto che già alla fine del 1400 quel “genio” di Leonardo
Da Vinci aveva progettato una bicicletta molto simile a quella attuale.
Trecento anni dopo, nel 1791, il Conte De Sivrac costruì una sorta di
bicicletta in legno, il “Célérifère” che però non aveva né ingranaggi né sterzo
e quindi era un mezzo che permetteva di andare a passeggio stando seduti e
spingendosi con i piedi. Successivamente, nel 1817, un nobile tedesco apporta
delle modifiche al celerifero che prenderà il nome di “Draisina”. Nel 1861 in
Francia, un costruttore di carrozze pensò di applicare un mozzo con i pedali ad
una draisina. Intuì inoltre che, con il diametro della ruota anteriore maggiore
(due metri), la velocità aumentava. Di conseguenza la draisina prese il nome di
“Velocipede” conosciuta anche come “cavallo di ferro”, munita di pedali a leva
pensati per la prima volta da un fabbro scozzese.
Gli imprenditori inglesi
Sutton e Starley
misero sul mercato nel 1880 la “Rover Safety” caratterizzata da due ruote di
pari diametro e da pedali che funzionano come quelli attuali.
Nel 1888 la ditta del
sig. Boyd Dunlop brevettò il primo pneumatico con la camera d’aria che si
gonfia a pressione e con un copertone di tela e strisce di gomma.
Oggi sul mercato possiamo
trovare tanti modelli di bici e tra questi la mountain bike, che nasce negli
Stati Uniti d’America nel 1933 grazie al sig. Ignaz Schwinn. La vera mountain
bike di oggi, dotata di cambi di velocità, arriva dalla California agli sgoccioli
degli anni ‘70
Conoscere l’evoluzione
della bicicletta vi ha fatto venir voglia di usarla tutti i giorni? Allora,
pedaliamo tutti insieme!
II C
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