giovedì 10 gennaio 2019

UNA SCRITTRICE PER LA NOSTRA SCUOLA



Sicuramente entusiasmante l’incontro con Lia Levi, autrice del libro ‘Questa sera è già domani’, avvenuto il giorno 14 novembre 2018 con le classi terze. E la nostra scuola, dedicata ad Elisa Springer, anch'ella ebrea, non poteva non essere sensibile al tema delle leggi razziali, delle quali parla proprio questo romanzo, vincitore del premio Strega 2018 e che l’autrice ha vissuto nella propria vita. Pronunciando le prime parole di saluto, la scrittrice ha detto che, quando lei ha diretto il giornale ebraico ‘Shalom’, ha conosciuto proprio il figlio della Springer, in quel periodo recatosi a Roma per chiedere aiuto al suo giornale. E’stato bello conoscere la signora Levi e sapere comebabbia considerato le visite nelle nostre scuole una ‘chiave di volta’, come un filo rosso che da una chiusura ad un incontro iniziato casualmente tanti anni fa. Pertanto, dopo i saluti iniziali della nostra dirigente e dopo l’inno della nostra scuola dal titolo: Non più silenzio, è arrivato il momento in cui, improvvisandoci giornalisti, abbiamo rivolto domande alla nostra ospite. Quello che ci ha colpito subito è stato il garbo con cui rispondeva e questa sua gentilezza pian piano faceva crescere una profonda ammirazione, per cui l’entusiasmo iniziale ha ceduto il posto allo stupore silenzioso, misto al dispiacere per quello che l’autrice ha dovuto vivere in quegli anni. Ed ecco che la realtà storica, che sembra così lontana da noi finché rimane relegata stampata e appiattita su una pagina a libro, si è materializzata, ha preso forma, come se si fosse sollevata in 3D dal testo scritto ed è diventata carne, ossa, pelle e voce di questa signora un po’ in avanti con gli anni, ma che ha ancora un sorriso composto accennato delle labbra. Ci è piaciuto molto il fatto che noi adolescenti siamo riusciti a sorprendere la nostra ospite con le domande che le abbiamo rivolto, tanto che ha voluto tenerle per sé. In quel momento ci siamo sentiti importanti, orgogliosi di noi stessi e ricompensati del tanto impegno che abbiamo messo nel leggere il suo libro. L'autrice ci ha raccomandato di difendere sempre la Libertà, affinché non si debbano riscrivere pagine di storia come quelle che ‘l’Italia è stata costretta a scrivere’. Una giornata sicuramente tra le più simboliche di tutto il nostro soggiorno triennale della scuola Elisa Springer, un’esperienza costruttiva perché ci ha fatto vivere e capire la storia, soprattutto ci ha fatto crescere come individui, in quanto se è vero che ‘la STORIA è maestra di vita’, è anche vero che bisogna avere occhi per saper leggere, orecchie per saper ascoltare e cuore per saperla ‘sentire’ sulla propria pelle.


alunni della 3F

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Il giorno 14 novembre la nostra scuola ha accolto calorosamente la scrittrice e giornalista di origine ebraica Lia Levi autrice del romanzo ”Questa sera è già domani” vincitore del “Premio Strega Giovani”2018.
Nel suo romanzo Lia Levi racconta la storia di suo marito usando nomi inventati, impersonandolo  in Alessandro ragazzo di otto anni il quale si trova già in quinta elementare. Le maestre lo hanno voluto far anticipare perché in classe si annoia. Sa già tutto. A nove anni si trova già al ginnasio, è un bambino in mezzo a dei pre-adolescenti che lo prendono in giro perché è il più piccolo di tutti. Il suo mondo è la scuola, la preparazione al Bar Mitzvà, suo padre Marc, che si occupa di gioielli, ha il passaporto inglese, ma è nato ad Anversa, sua madre Emilia, invece, è italiana, ed è sempre un po’ rigida e un po’ ansiosa. Con loro, a Genova, vive il nonno, Luigi, il padre di Emilia, rimasto solo dopo la morte di nonna Rachele. A riempire la vita del piccolo Alessandro non mancano gli zii Osvaldo e Wanda, che per Alessandro è come una seconda madre, anzi forse più affettuosa della stessa Emilia. La vita del ragazzo è così scandita in una sua ordinaria e borghese compostezza in una Genova dove si conoscono tutti e dove tutti tengono fede ai propri ruoli e compiti. Ma siamo negli anni del fascismo, appena prima di quelli delle infami leggi razziali e dei turbinosi venti di guerra… E per Alessandro la pace e la quiete stanno per fare posto alla paura e all'insicurezza di un futuro terribile e incerto, che cambieranno la sua esistenza e il modo di concepirla portandolo prima di tutto alla vera maturità intellettuale che invece l’abilità negli studi ancora non gli aveva concesso, e a capire che certi affetti e certi sentimenti possono essere altrettanto profondi e radicati anche se male espressi o semplicemente non espressi, secondo i canoni concepiti da un bambino...
La nostra scuola ha voluto anticipare il giorno della memoria con la sua presenza. Alle nostre domande l'autrice ha risposto con stupore e interesse, spiegandoci come possa un bambino di giovane età salvare la sua vita e anche quella dei suoi cari.

Papadia Melissa, Panico Clarissa, Scalinci  Chiara e Vergallo Francesca 3^D



       


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